Cara Collega Coraggiosa,
posso dirti che oggi hai avuto un coraggio incredibile, ad annunciare che eri incinta.
Ti chiedo subito scusa per non averci creduto, pensavo fosse una battuta, come quelle che facciamo sempre. e invece stavolta non era uno scherzo, ma una cosa seria.
avete scelto un bel nome, ma non e' di questo di cui voglio scrivere - vorrei invece sfruttare la tua situazione per riflettere un attimo sul come mai non avrei davvero pensato che potesse succedere.
quando guard(av)o la Cutest, o la Cute Electronic Engineer, pensavo "ma dopo tutti gli sforzi per arrivare alla magistrale, trovare un lavoro e sistemarsi un attimo, perchè mai dovrebbero fare un figlio?". probabilmente sono gli anni di fedele attaccamento al lavoro in quanto tale, un buco in cui ho buttato la mia gioventù per non pensare ai miei problemi, a rendermi così orientato verso il dedicarmi al lavoro, e a prevedere che tutte le persone intorno a me siano in qualche modo interessate alla loro carriera (non necessariamente nel senso di "scalare le gerarchie", anche una carriera "tecnica"). Ovviamente non mi sono mai messo a chiedere "ma quando fai un figlio?", non siamo così in confidenza da potermi permettere certe domande, quindi non conosco la loro vera opinione al riguardo.
e più in generale, volendo astrarre, mi chiedevo come mai una donna, alla fine costretta a scegliere tra maternità e carriera in questo mondo che pretende ancora una dualità esclusiva, dovrebbe scegliere la maternità se per un posto di lavoro deve studiare fino a 30 anni! nel momento in cui arrivi al tanto agognato posto di lavoro, la natura ti dice che ormai sei agli sgoccioli, che ti devi muovere. e a quel punto, io capisco una donna che dice "ora voglio mettere in pratica ciò che ho studiato finora, chissenefrega dei figli". e se il mondo del lavoro ci vuole super-specializzati, con 30 anni di studio alle spalle, come possiamo conciliare anche il fatto che i figli andrebbero fatti durante gli anni finali dell'università e non a 35, 40, 50 anni? poi non mi potete dire che non si fanno figli se l'ingresso nel mondo del lavoro coincide agli ultimi momenti in cui hai le forze per tenere testa ad un bambino appena nato, per fare le nottate insonni, e che per un figlio servono i soldi, soldi che non puoi avere con i contratti da fame che vengono offerti fuori dalle aziende per cui lavoriamo.
e poi tu, a 24? 25 anni?, dichiari tranquillamente (non so quanto) "sono incinta". ti manca solo la laurea, l'ultima formalità prima di poterti definire Dottoressa in Ingegneria dell'Automazione.
non voglio chiederti come mai, ho capito che lo volevate e lo avete fatto, e non sta a me valutare se ha senso una scelta così importante, una scelta solo tua, solo vostra.
a me invece resta di raccogliere un castello di carte che una semplice frase mi ha buttato giù come se fosse stato una burrasca, e rimanere con il dubbio di dove abbia sbagliato nel mio ragionamento.
forse sarà stato l'esempio di mia madre, che mi ha avuto "tardi" e
che si è laureata più o meno nello stesso periodo, vedevo una donna non
particolarmente felice di aver lavorato così tanto per niente, che si
entusiasma quando può effettivamente applicare quello che ha studiato ma
che non ha potuto farlo professionalmente, si è dovuta dedicare a
me.
forse sarà il mio attaccamento al lavoro, e al fatto che non vedo
per me stesso l'idea di avere un figlio, voglio evitare di
mettere al mondo una persona a cui non potrei insegnare niente, per cui
dovrei avere una creatività ed una pazienza che non posso offrire.
quella semplice frase, e il fatto che fosse detta seriamente, mi ha fatto capire che sei una persona molto più forte di quanto potessi pensare. ti auguro davvero di riuscire ad avere la figlia più bella possibile, più in gamba possibile, una persona che possa essere forte e smart-y quanto te. sono sicuro che sarai un'ottima madre, premurosa, affettuosa e sempre sul pezzo.
24, 25 anni sembra "presto" in una società come la nostra, ma è il momento biologicamente più adatto. basta guardare al di là del tornello per vedere ragazzi e ragazze della tua età che no, assolutamente, non avrebbero la tua stessa propensione. "a spezia non sono arrivate le playstation", ricordo una battuta di uno di questi ragazzi. e per me ormai la società era collettivamente orientata in quel senso, evitare come possibile di fare figli "presto"... e la tua frase ha coraggiosamente ri-affermato che no, non esiste solo lo svago personale, il divertimento della gioventù da giovane adulto, ma esiste anche la capacità di prendere delle decisioni a lunghissimo termine - "Femmine un giorno e poi madri per sempre / nella stagione che stagioni non sente", citando una canzone.
Decisioni contro-corrente, di lunghissimo termine, coraggiose.
Ti abbraccio, qui figurativamente/virtualmente, augurandoti il meglio.
Congratulazioni, Inverno