...è stato come leggere un suo fumetto (di Zerocalcare, ndr), solo che l'armadillo aveva la voce di Mastandrea, e c'era la musica a contorno.
seguono note sparse e disordinate.
----------------- nota: da qui in poi è zona spoiler, ctrl+w per chiudere la pagina! -----------------
Divertente, ironico, esagerato in senso buono come al solito... e poi la botta a fine episodio 3 (sono 5 puntate da 20 minuti l'una), quando vedi il cartello Biella e due anziani, e sai esattamente cosa è successo.
I rimorsi, i rimpianti, il non aver capito niente, la paura di non esserci stato davvero, come chiedeva lei quando si è lasciata definitivamente. quanto si può essere egoisti quando gli altri hanno bisogno di noi. forse non saprò mai cosa vuol dire essere nei panni di lei. in questo momento mi sto preoccupando per una persona, ha dei grossi casini a casa, le ho offerto supporto sapendo che lei non lo chiederà. come ho detto all'"amico a pagamento"(tm), "tutto il mondo tranne me ha degli amici con cui sfogarsi".
e quando lei ha effettivamente utilizzato la storiella per raccontarla ai bambini... e niente, le lacrime sono scese copiose, stavano solo aspettando il momento buono per scendere.
e quando incontra la ragazzina a cui faceva ripetizioni, 10 anni dopo... insomma, questa serie mi ha detto troppe cose, potremmo definire Zerocalcare un Inio Asano italiano, dato che quest'ultimo cerca di scrivere fumetti per la sua generazione, attinenti a quello che vive e allo stile di vita della sua generazione, man mano che cresce crescono anche i temi dei suoi fumetti, "adultizzandosi". tempo perso, tempo perso, tempo perso. chissà.
ah, e in tutto questo la Cutest se ne va. in un altro post, (fortunatamente) non pubblicato, scrissi
non voglio che tu stia male per colpa del lavoro. non voglio che tu te ne vada. non sopravviverei.
e a parte un paio di CD che aspettano solo di essere scritti, direi che sopravvivrò senza particolari patemi. ci ho pianto un paio di giorni, le ho spiegato come mai mi fossi comportato in un certo modo, e tutto sommato ho rispettato quello che dice l'amica di Meiko, togliermi il peso, dire tutto, non avere il rimpianto di non dirle niente. resto solo io, che continuo ad avere problemi nell'esternare a voce quello che penso, a fare una fatica bestia a pronunciare le mie ansie, i miei desideri, quello che ho dentro. va bene così, domani la incontrerò e basta. dai, bene così, metto a masterizzare i CD, e domani sveglia presto.