E io ho la faccia usata dal buonsenso
ripeto “Non vogliamoci del male ”
e non mi sento normale
e mi sorprendo ancora
a misurarmi su di loro
e adesso è tardi, adesso torno al lavoro.Rischiavano la strada e per un uomo
ci vuole pure un senso a sopportare
di poter sanguinare
e il senso non dev'essere rischiare
ma forse non voler più sopportare.Chissà cosa si trova a liberare
la fiducia nelle proprie tentazioni,
allontanare gli intrusi
dalle nostre emozioni,
allontanarli in tempo
e prima di trovarsi solo
con la paura di non tornare al lavoro.[snip]
Mi sforzo di ripetermi con loro
e più l'idea va di là del vetro
più mi lasciano indietro,
per il coraggio insieme
non so le regole del gioco
senza la mia paura mi fido poco.
Dopo un sacco di tempo, riascolto De Andrè. Riascolto “Storia di un impiegato”, disco che ho amato quando avevo circa 13-14 anni. Riascolto “La bomba in testa”. Riascolto certe strofe… queste strofe.
E non ho parole. Ciò che sentivo quando avevo 13-14 anni non è mai cambiato. Stento a crederci, ma sembra così.
E non ho parole. Ciò che sentivo quando avevo 13-14 anni non è mai cambiato. Stento a crederci, ma sembra così.