Pensieri in libertà #2

Dire tutto, non aspettarsi nulla. 
Certo, non è bello, ma…

Sarei sconvolto se succedesse il contrario. Inaspettato, per questo impossibile.

Mercoledì arriverà velocemente.
Ridendo e studiando, il tempo passerà in fretta, tra un esercizio e l'altro.
Arriverà il compitino. Arriverà mercoledì.

Se solo ci fosse un modo diverso.
Ne parlavo con un amico… “prendile la mano e portagliela al cuore, capirà sicuramente”.
Se bastasse un semplice gesto per far capire… certo, come si suol dire “un'immagine vale più di mille parole”.
Possono parole scelte con cura essere efficaci?
Può essere un gesto scelto apposta, preparato, essere efficace?
L'ansia di non farsi capire. Un tema che mi è sempre stato caro, mi affascina come non si possa trasferire facilmente il proprio pensiero.

E solo ora capisco il problema dell'incomunicabilità. Devi esserci dentro per poter capire che trattarlo “da fuori” è inutile.
Tanto so che è inutile prepararsi un programma, andrà come andrà. Improvvisazione, mi è andata bene tante volte, andrà bene anche questa. Le improvvisazioni migliori nascono sotto forti stimoli emotivi, secondo me. Sarà spettacolare.

Inutile dire “le dirò così, le darò questo, la porterò qui, farò in modo che tutto sia perfetto”. So già che sarà un no. Ripeto, sarei sconvolto dal caso contrario, non saprei come gestirlo -anche perché non avrebbe senso. ma valla a capire, certe volte…-. Non mi aspetto nulla. Voglio solo togliermi un peso. Perché la sto facendo così complicata? E complicata è peggio che complessa, come dice anche il Python Zen.

Now is better than never
Although never is often better than *right* now.

E’ qualcosa che dovrei imparare, prima o poi.
Ormai ho deciso, glielo dirò. Non mi interessa di quello che risponderà. La mia intenzione è solo quella di dirle tutto.

Abbandonare una parte forse importante della mia vita di ventenne? Forse. L'idea non mi piace, ma non ho mai dovuto gestire cose del genere, e forse non dovrei nemmeno comportarmi così, farne una tragedia (o dramma?) o boh… non voglio scappare da certe cose.

Non so cosa fare dopo. Una volta in ballo, si balla. Improvviserò, come sempre d'altronde. Dormiamoci su, che si è fatta una certa.

nota: Durante tutta la stesura di questo post, stavo sentendo questa canzone. Cerco una traduzione in internet -per quanto ci si possa fidare delle traduzioni dal giapponese-.
I’m impatient with expressing myself through words
and I’ll awkwardly repeat them again and again
May all of my unvoiced pain
and my feelings reach you
Ecco perché mi stava piacendo. Certe cose si trasmettono anche tramite lingue diverse :D